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La storia del report finanziario

Documenti finanziari come la Relazione Annuale o il Documento di Registrazione Universale (URD) ​​sono stati creati per far fronte alla complessità e alla frammentazione dei mercati finanziari europei. Prima della sua creazione nel 2017, ogni stato europeo aveva le proprie regole e requisiti di rendicontazione finanziaria, il che comportava una notevole complessità per le aziende che operano sui mercati internazionali. Alcune aziende hanno dovuto conformarsi a una moltitudine di normative diverse, creando oneri amministrativi e problemi di costi elevati. Ma quali sono le origini di questi resoconti essenziali?

La genesi del bilancio

Nella Francia del XVII secolo, le imprese presentavano pubblicamente un bilancio annuale, una misura delle attività e delle passività, con l’obiettivo di prevenire il fallimento. Erano meno avanzati e standardizzati della contabilità moderna di oggi. Il loro obiettivo principale era rispettare le normative governative e garantire la stabilità finanziaria delle imprese e del Paese. Nei secoli successivi la contabilità continuò ad evolversi, ma la pubblicazione dei conti rimase incentrata sulla prevenzione dei fallimenti.

Fu durante il XX secolo che la contabilità subì grandi cambiamenti. È diventato più complesso e ha iniziato a includere standard e regolamenti contabili più sofisticati. I metodi si sono evoluti e ora includono aspetti di gestione finanziaria. Gli standard internazionali IFRS sono una di queste evoluzioni. La loro applicazione in Europa è stata chiarita dal Regolamento (CE) n. 1606/2002, noto come “regolamento IAS”, sui principi contabili internazionali, pubblicato il 19 luglio 2002.

L’entrata in vigore di questi nuovi standard ha segnato un importante punto di svolta nella storia dell’informativa finanziaria, con l’obiettivo di armonizzare la qualità dell’informativa finanziaria su scala globale. Questa iniziativa ha notevolmente semplificato il confronto dei bilanci di aziende operanti in diversi paesi, aumentando così la trasparenza e la comprensione delle performance finanziarie.

Dopo l’introduzione dei principi contabili internazionali IFRS, l’URD ha completato questo importante cambiamento nella trasparenza finanziaria. Gli IFRS hanno stabilito un quadro comune per la redazione dei bilanci, mentre l’URD ha semplificato le procedure d’informativa, consentendo alle società di pubblicare un unico documento conforme agli IFRS per tutti i mercati europei in cui sono quotate. Questa sinergia tra IFRS e URD ha notevolmente semplificato la divulgazione delle informazioni finanziarie, migliorando così l’accesso degli investitori ai dati essenziali e rafforzando la fiducia nei mercati finanziari dell’Unione Europea.

Principali caratteristiche dell’URD

L’URD è quindi concepito per consentire alle società di pubblicare un unico documento che soddisfi i requisiti di divulgazione delle informazioni per tutti i mercati europei in cui sono quotate. Tra le sue caratteristiche principali, ecco le più importanti:

Uniformità e coerenza: garantisce che le informazioni essenziali siano mostrate in modo coerente.

Facile accesso alle informazioni.

Semplificazione del processo di informativa: semplifica notevolmente il processo di informativa finanziaria per le società quotate.

Riduzione dei costi e risparmio di tempo: le aziende possono ridurre i costi di conformità accelerando al tempo stesso il processo di reporting.

Conformità con IFRS e XBRL: la conformità con gli standard contabili internazionali (IFRS) e l’uso del linguaggio XBRL per il reporting finanziario garantisce l’allineamento con le migliori pratiche contabili globali e facilita l’analisi e l’elaborazione dei dati finanziari.

Dal 2021 un nuovo standard: il formato ESEF (European Single Electronic Format) 

Uno degli sviluppi più significativi dell’URD è stata l’adozione dello standard ESEF. Questo regolamento è stato implementato nel 2020 e impone alle società di fornire i propri rapporti finanziari in formato elettronico conforme allo standard ESEF.

L’obiettivo fondamentale del regolamento ESEF (European Single Electronic Format) è quello di migliorare la comparabilità e la trasparenza dell’informativa finanziaria a livello europeo (con il prossimo arrivo dell’ESAP – European Single Access Point). Per raggiungere questo obiettivo, l’Unione europea ha attuato una strategia di armonizzazione degli standard dei file richiesti.

Dal 2022 i documenti di registrazione universale devono adottare il formato iXBRL, che consiste in un’unica versione HTML arricchita di tag XBRL. A poco a poco, il livello di valutazione e la portata dei dati in questione aumenteranno.

Evoluzione dell’URD

Altra importante novità dell’URD: la progressiva integrazione del rapporto sulla CSR (Responsabilità Sociale e Ambientale d’Impresa). Questa iniziativa è iniziata nel 2019 con l’obbligo per le società quotate di divulgare informazioni non finanziarie sulle loro performance in termini di sviluppo sostenibile.

Arrivo della CSRD

Più recentemente, con l’emanazione della CSRD (Corporate Sustainability Reporting Direttiva), l’Unione Europea ha rafforzato il proprio impegno a favore della trasparenza e della responsabilità sociale e ambientale delle imprese. La CSRD mira a estendere questi obblighi di rendicontazione a un numero maggiore di aziende, il che riflette la crescente importanza attribuita all’impatto delle aziende nel panorama economico e normativo.

Conclusione

In conclusione, l’URD rappresenta un importante passo avanti verso la pubblicazione trasparente delle informazioni finanziarie in Europa. Semplifica la vita aziendale, facilita l’accesso degli investitori ai dati finanziari essenziali e incoraggia il rispetto dei principi contabili internazionali. L’URD è in continua evoluzione per rimanere all’avanguardia nei progressi tecnologici e normativi, promuovendo così una migliore comprensione della performance finanziaria delle aziende europee.